Nutrizione e DNA

Giulia Parodi Nutrizionista

Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute. (Ippocrate 460-377 a.C.) 

Ancora una volta, Ippocrate non andò lontano dalla realtà. Sebbene due persone seguano lo stesso stile di vita, mangiando gli stessi alimenti e praticando le stesse ore di attività fisica, si potrebbero comunque osservare delle differenze nella risposta di ciascun individuo. Infatti è decisamente improbabile che due individui abbiano lo stesso DNA. Considerando che il DNA è composto da tre miliardi di coppie di elementi (basi), uguali a due a due, la probabilità che due soggetti abbiano lo stesso DNA è di uno su 46.000.000.000: in pratica, quasi zero. Pertanto non può esserci nulla di più personalizzato di una dieta basata sul DNA (nutrigenomica).

Come biologa nutrizionista, collaboro con uno dei più sviluppati centri di diagnostica medica, proponendo tre diversi percorsi, in cui lo studio del genoma (DNA) è affiancato al test biochimico (analisi del sangue):

  1. IUNIC Metabolic permette di conoscere le condizioni che rallentano il metabolismo e favoriscono l’aumento di peso. I test genetici analizzano determinati polimorfismi del DNA per individuare eventuali predisposizioni genetiche che causano alterazioni del metabolismo. I test biochimici consentono di verificare la presenza o l’assenza di specifiche condizioni, al fine di un miglior inquadramento complessivo per il dimagrimento. Le informazioni rilevate da questi test consentono di impostare un piano alimentare personalizzato.
  2. IUNIC Sensitivity consente di conoscere come gli alimenti e i nutrienti influenzano l’organismo, evidenziando eventuali intolleranze alimentari. Il test genetico è in grado di rilevare condizioni che portano ad un’alterata sensibilità nutrizionale, mentre la valutazione biochimica offre un quadro completo sulle intolleranze alimentari. A partire da queste informazioni è possibile elaborare una dieta con la quale contrastare i disturbi che compromettono la digestione e la salute gastro-enterica.
  3. IUNIC Antiaging evidenzia le caratteristiche individuali che influenzano i processi di invecchiamento. L’età anagrafica non esprime necessariamente l’età biologica di una persona: ognuno ha una propria età biologica, che indica se i processi d’invecchiamento dell’organismo sono in regola con l’età reale. Questo test preventivo si rivolge innanzitutto alle persone sane interessate a conoscere le componenti genetiche che influenzano la velocità del proprio orologio biologico. Le analisi biochimiche offrono indicazioni puntuali sullo stato di alcuni processi legati al naturale invecchiamento (come infiammazione, glicazione). La corretta interpretazione di tali informazioni consente di mettere in atto strategie preventive o interventi per contrastare l’invecchiamento.

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